La maison Litrico riveste fin dall'anno della fondazione nel 1951, un ruolo di spicco nel mondo dell'Alta Moda Italiana, tra i soci fondatori della Camera Nazionale della Moda, è stata la prima maison di moda maschile a sfilare accanto alle collezioni delle case femminili e ha contribuito a diffondere il made in Italy nel mondo.
Angelo Litrico: un figlio di Sicilia tutto cuore, stile e simpatia che ha fatto tanto rumore nel campo della Moda maschile, quanto ne fece Krusciov alle Nazioni Unite!
Fondata negli anni '50 dal sarto siciliano Angelo Litrico, nato nel 1927 a Catania, la maison ha vestito capi di stato: Krusciov (sì, la famosa scarpa battuta sul tavolo da Krusciov era marchiata Litrico!), John F. Kennedy, Eisenhower, Nixon, Peron, Kubischec, Nasser, Leskol, Tito, Re Hussein, Re Umberto di Savoia, Gorbaciov, Leone, Sandro Pertini.
Ha inoltre vestito grandi uomini politici: Masayoshi Ohira, Giulio Andreotti, Colombo, Preti, Tanassi. Litrico ha vestito e veste ancora il mondo dell'arte e dello spettacolo: John Huston, Richard Burton, Omar Sharif, Rossano Brazzi, Vittorio Gassman, Giancarlo Giannini, Burt Reynolds, Domenico Modugno, Claudio Villa. Artisti come il Manzù, il Carpi, il Consagra, il D'Orazio, il Mastroianni, il Caron, il Greco, il Cagli, il Guttuso,o ancora letterati e uomini di scienza: Christian Barnard, Raphael Alberti, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, Renato Dulbecco; maestri di musica: Rostropovich, Thomas Shippers, Giuseppe Sinopoli, Caracciolo, Pani, Gelmetti, Vizioli, Giovanni Bellocci, e uomini dello sport: Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Giorgio Chinaglia, Paulo Roberto Falcao, Bjon Borg, Motoki.
Oggi Luca, figlio di Angelo Litrico, fa sentire la sua voce affermando che se non ci sarà l'intervento di un socio finanziatore si vedrà costretto a chiudere la sartoria di famiglia alla fine di aprile. Qui potete leggere la mail in cui Angelo Litrico spiega la difficile scelta di chiudere i battenti.
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